Nata in Germania l'artista Ella Sarkisyan ha vissuto in un ambiente ricco di stimoli creativi fin dalla prima infanzia.
Cresciuta in una famiglia di artisti, non ci si può certo sorprendere se Sarkisyan ha deciso di frequentare la Scuola d'Arte di Yerevan, in Armenia. Sarkisyan quindi ha proseguito i propri studi all'Università Statale di Yerevan, dove ha conseguito un master in Belle Arti.
In breve, dopo aver completato gli studi, Sarkisyan ha iniziato ad esporre le proprie opere in tutto il mondo. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti nel 1995, ha iniziato ad esporre le proprie opere al Centro Armeno di Arte Contemporanea e Sperimentale, nel quale ha guadagnato il rispetto dei collezionisti e della critica.
Sarkisyan ha già esposto le sue opere in diverse gallerie negli Stati Uniti, comprensa la Harvest Art Gallery, la Hamilton Gallery a New York, e la Selkouth Fine Art Gallery.
come ella stessa ci riferisce; Ella Sarkisyan è ultima di una famiglia di artisti.
L'opera che ci presenta è un sunto di riferimenti simbolici. Una contaminazione di simboli e feticci che richiamano alla sensualità ed al misticismo alla letteratura ed all'abbandono a fantasie ed allucinazioni. Ossessioni evidenti per le ripetizioni di motivi a texture con colori e ricami oltre ad altri riferimenti alla cultura classica ed alla letteratura italiana ( Petrarca ) ed al neoclassicismo.
Si tratta di un'arte sperimentale che è già andata oltre l'arte povera e l'arte di strada degli anni sessanta e settanta. Non accoglie le esagerazioni grevi di certi contemporanei ma assume un'informalità elegante e delicata.
Interessante l'inserimento di frasi simboliche ed ermetiche delle quali possiamo apprezzare pienamente solo l'armonia fonetica. Pare tuttavia che il tema fondamentale sia rivolto al miracolo del rinnovamento della vita così come della creatività dell'artista.